
26 Apr Guida Completa per gli Eredi: I Passaggi da Seguire Dopo la Morte di un parente
Quando una persona decede, gli eredi devono affrontare una serie di passaggi per regolarizzare la successione del patrimonio ereditario. In questa guida completa, esaminiamo i principali aspetti legati alla successione ereditaria, fornendo informazioni dettagliate sui tempi e le modalità da seguire.
Apertura della Successione
L’apertura della successione avviene al momento della morte del de cuius e nel luogo del suo ultimo domicilio. Questo è il momento in cui si determina chi sono i chiamati all’eredità e inizia il procedimento successorio.
La dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi dalla data del decesso all’Agenzia delle Entrate. Sono obbligati a presentarla gli eredi, i legatari e i chiamati all’eredità che non abbiano ancora rinunciato.
La dichiarazione è necessaria per il pagamento delle imposte di successione e per la regolarizzazione dei beni immobili ereditati.
Non equivale ad accettazione dell’eredità, ma è solo un obbligo formale e tributario.
Le Due Tipologie di Successione: la successione Legittima e la Successione TESTAMENTARIA
Vi sono due tipi di successione:
La successione legittima è quella che avviene in assenza di testamento e in base alle regole dettate dal codice civile. In buona sostanza la legge, per il caso in cui un soggetto muoia senza aver dapprima fatto testamento, si è preoccupata di regolamentare il destino dei beni che compongono l’asse ereditario.
La successione testamentaria è invece la successione che avviene in forza di testamento. Può essere a titolo universale (se il testatore intende istituire l’erede a titolo universale) o a titolo particolare, attraverso l’istituto del legato testamentario.
Attenzione: in caso di successione testamentaria il testatore non può disporre liberamente di tutto l’asse ereditario. La legge, infatti, salvo i casi di indegnità a succedere, prescrive che ci siano dei soggetti, detti legittimari (figli, coniuge), cui spetta di diritto una quota dell’eredità.
Alla morte del de cuius occorre quindi accertarsi se lo stesso abbia o meno fatto testamento.
Accettazione dell’Eredità
L’accettazione dell’eredità è l’atto con cui l’erede manifesta la volontà di assumere i diritti e gli obblighi patrimoniali del defunto.
Le modalità di accettazione sono due:
- Accettazione espressa: viene formalizzata con un atto pubblico o una scrittura privata autenticata.
- Accettazione tacita: si verifica quando l’erede compie atti che presuppongono la volontà di accettare (ad esempio, la vendita di un bene ereditato, o la costituzione in una causa in cui il de cuius era parte processuale).
- Accettazione con beneficio di inventario: permette all’erede di separare il patrimonio ereditato dal proprio, evitando di rispondere con i propri beni dei debiti del defunto.
L’accettazione deve avvenire entro 10 anni dall’apertura della successione, ma se vi è necessità di amministrare i beni ereditari, può essere richiesto un termine inferiore.
Attenzione: l’erede che abbia accettato l’eredità risponde dei debiti ereditari con tutto il suo patrimonio, non solo con quello ricevuto in eredità. Per questo motivo è importante, prima di accettare l’eredità, essere pienamente a conoscenza di quelle che possono essere le consistenze, attive e passive, della stessa.
Del pari, l’erede accettante subentra in tutti i rapporti giuridici attivi (partecipazioni, quote, contratti) e passivi (cause, debiti) del defunto.
Rifiuto dell’Eredità
Il rifiuto dell’eredità è l’atto con cui il chiamato rinuncia ai diritti e agli obblighi derivanti dalla successione.
Come si fa
La rinuncia deve essere espressa in un atto formale, redatto davanti a un notaio o presso la cancelleria del tribunale competente.
Quando conviene farlo
- Se il defunto aveva molti debiti.
- Se l’eredità non presenta vantaggi economici.
- Se si desidera evitare conflitti con altri eredi.
Il rifiuto deve avvenire entro 10 anni dall’apertura della successione, ma in caso di possibili creditori ereditari, è consigliabile procedere tempestivamente.
Attenzione: se colui che rifiuta l’eredità ha figli, è importante che anche i figli di quest’ultimo rinuncino all’eredità, altrimenti questa verrebbe loro devoluta secondo l’istituto della rappresentazione.
Accettazione Tacita dell’Eredità
L’accettazione tacita si verifica quando l’erede compie atti incompatibili con la volontà di rinunciare. Ad esempio:
- Vendita o donazione di beni ereditati.
- Pagamento di debiti del defunto con il patrimonio ereditario.
- Richiesta di voltura catastale dei beni.
- Costituzione in un giudizio in cui il de cuius era parte, specie se in qualità di attore.
Rischi nei confronti dei creditori
L’erede che accetta tacitamente l’eredità risponde con il proprio patrimonio personale dei debiti del defunto. Per evitare tale rischio, si può optare per l’accettazione con beneficio di inventario.
Differenza tra Apertura della Successione e Accettazione dell’Eredità: i chiamati all’eredità
- Apertura della successione: è un fatto automatico che avviene al momento della morte del de cuius. L’apertura della successione pone in essere la figura dei chiamati all’eredità, ossia coloro i quali, per legge o testamento, possono rivestire la qualità di eredi, ma non hanno ancora deciso se accettare o rifiutare. La dichiarazione di successione, che serve per aprire formalmente in capo ai chiamati all’eredità la successione stessa, non equivale ad accettazione.
- Accettazione dell’eredità: è una scelta volontaria dell’erede, che può avvenire nei termini di legge e con diverse modalità. Il chiamato all’eredità, come abbiamo visto, può accettare (nelle diverse modalità) o rifiutare l’eredità.
Chi Sono gli Eredi Legittimi
Gli eredi legittimi sono i parenti del defunto individuati dalla legge in assenza di testamento. L’ordine di chiamata è:
- Coniuge e figli.
- Ascendenti e fratelli/sorelle.
- Altri parenti fino al sesto grado.
Chi Sono i Legittimari e Differenze con gli Eredi Legittimi
I legittimari sono coloro che, per legge, hanno diritto a una quota minima dell’eredità, anche contro la volontà del testatore. Sono:
- Coniuge.
- Figli (o loro discendenti).
- Genitori (se non vi sono figli).
Differenza principale:
- Eredi legittimi sono chiamati in assenza di testamento.
- Legittimari hanno diritto a una quota dell’eredità indipendentemente dalla volontà del testatore. A loro spetta una quota intangibile per legge, salvo i casi di indegnità a succedere, detta quota di riserva, e il testatore potrà disporre liberamente solo della quota che eccede detta quota di riserva, detta quota disponibile.
Successione con Testamento
Il testamento consente di disporre liberamente solo della quota disponibile, ossia la parte del patrimonio che non è riservata ai legittimari. La quota di legittima o di riserva, invece, è la parte che la legge garantisce ai legittimari.
Calcolo dell’asse ereditario
L’asse ereditario è costituito da tutti i beni e diritti patrimoniali del defunto, dedotti i debiti. Per il calcolo della legittima si sommano:
- Il patrimonio netto al momento del decesso (quod relictum)
- Le donazioni fatte in vita dal defunto. (quod donatum)
Azioni e Tutele per i Legittimari Pretermessi
I legittimari esclusi dalla successione possono esercitare:
- Azione di riduzione (art. 553 c.c.): per ottenere la reintegrazione della loro quota.
- Azione di restituzione (art. 561 c.c.): se i beni sono stati assegnati a terzi, possono richiederne la restituzione.
- Azione di simulazione (art. 1414 c.c.): per contestare atti che dissimulano donazioni.
- Azione di collazione (art. 737 c.c.): per reintegrare nell’asse ereditario le donazioni ricevute da altri eredi.
Impugnazione del Testamento Olografo
Un testamento olografo può essere impugnato nei seguenti casi:
- Mancanza dei requisiti di forma (art. 602 c.c.) (scrittura, data e firma autografa del testatore).
- Incapacità del testatore (art. 591 c.c.) al momento della redazione.
- Vizi della volontà (artt. 624-625 c.c.), come errore, dolo o violenza.
- Lesione della quota di legittima (art. 554 c.c.) spettante ai legittimari.
L’impugnazione deve avvenire entro 5 anni dalla pubblicazione del testamento
Conclusione
Affrontare una successione può essere complesso, ma conoscere i passaggi fondamentali aiuta a gestire al meglio la situazione. Per casi particolarmente delicati, è sempre consigliabile rivolgersi a un avvocato esperto in diritto successorio.
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