Diritti degli Eredi Legittimi come tutelare la propria eredità

Diritti degli Eredi Legittimi come tutelare la propria eredità

Quando si parla di successione ereditaria, un aspetto fondamentale da considerare è la tutela dei diritti degli eredi legittimi (leggi qui la guida completa alle successioni). La legge italiana prevede specifiche quote di riserva per determinati soggetti, detti legittimari, al fine di garantire loro una parte minima del patrimonio del defunto. In questo articolo analizzeremo chi sono gli eredi legittimi, chi sono i legittimari,  quali sono le loro quote di riserva, come si ricostruisce l’asse ereditario e quali strumenti di tutela possono essere attivati in caso di lesione della legittima.

Chi Sono gli Eredi Legittimi, i Legittimari e le Quote di Riserva

Gli eredi legittimi sono quelli che in assenza di disposizioni testamentarie, vengono chiamati all’eredità del defunto. In buona sostanza la legge, per i casi in cui il defunto non abbia fatto testamento, si è posta il problema di regolamentare comunque il destino dei beni che compongono l’asse ereditario.

I legittimari, invece, sono una parte dei legittimi e  sono coloro che, per legge, hanno diritto a una quota di eredità anche contro la volontà del defunto, espressa mediante testamento. La legge italiana tutela questi soggetti riservando loro una parte dell’asse ereditario, detta “quota di legittima” o quota di riserva. Viene detta quota di riserva proprio per sottolineare la sua intangibilità, indipendentemente dalla volontà del defunto. Gli eredi legittimi, i legittimari e le rispettive quote di riserva sono disciplinati dagli articoli 536 e seguenti del Codice Civile.

Le principali categorie di eredi legittimi sono:

  • Il coniuge: ha diritto alla metà dell’eredità se concorre con un solo figlio, a un terzo se concorre con più figli e a due terzi se concorre con ascendenti.
  • I figli: se c’è un solo figlio, ha diritto a metà del patrimonio; se vi sono più figli, essi hanno diritto ai due terzi dell’asse ereditario, da dividersi in parti uguali.
  • Gli ascendenti (genitori del defunto): hanno diritto a un terzo dell’eredità solo se il defunto non ha lasciato figli.

L’Asse Ereditario e la Sua Ricostruzione

L’asse ereditario rappresenta il patrimonio del defunto che deve essere suddiviso tra gli eredi. Per determinare con precisione la quota spettante a ciascun erede, è necessario ricostruire l’asse ereditario, che si compone di:

  • Il patrimonio netto del defunto: cioè il complesso dei beni e diritti posseduti al momento della morte, al netto dei debiti.
  • Le donazioni effettuate in vita dal defunto: queste devono essere considerate per valutare se la quota di legittima è stata lesa.

La ricostruzione dell’asse ereditario avviene attraverso il calcolo della riunione fittizia, che consiste nella somma tra il patrimonio ereditario e le donazioni effettuate in vita dal defunto. Questo processo consente di verificare se le disposizioni testamentarie rispettano le quote di legittima previste dalla legge.

L’Istituto della Collazione

La collazione è un istituto previsto dal Codice Civile (art. 737 e ss.) che impone agli eredi legittimari di conferire nell’asse ereditario le donazioni ricevute in vita dal defunto. Lo scopo della collazione è garantire l’equilibrio tra gli eredi, impedendo che uno di essi possa beneficiare di una quota maggiore rispetto agli altri grazie a donazioni effettuate dal defunto.

La collazione può avvenire in due forme:

  • Per imputazione: il valore della donazione viene detratto dalla quota spettante all’erede che l’ha ricevuta.
  • Per conferimento in natura: il bene donato viene reinserito materialmente nell’asse ereditario per essere ripartito tra gli eredi.

Casi di Esclusione della Collazione

Non tutte le donazioni sono soggette a collazione. In alcuni casi, la legge prevede l’esclusione dell’obbligo di conferire le donazioni ricevute. Le principali ipotesi di esclusione sono:

  • Donazioni fatte a favore di un estraneo: le donazioni ricevute da persone che non sono eredi legittimi non rientrano nella collazione.
  • Donazioni espressamente escluse dalla collazione: se il defunto, con atto di donazione o testamento, ha dichiarato espressamente che il bene donato non deve essere collazionato. Attenzione però: se la donazione ha leso la quota di riserva, la collazione viene effettuata comunque.
  • Donazioni di modico valore: i regali di modesta entità, fatti per spirito di liberalità (ad esempio, donazioni di valore non significativo rispetto al patrimonio del defunto), sono esclusi dalla collazione.
  • Donazioni effettuate al coniuge superstite: secondo la giurisprudenza, le donazioni fatte al coniuge possono essere escluse dalla collazione, salvo diversa volontà del defunto.

Azioni per la Tutela della Legittima

Nel caso in cui un erede legittimario si veda leso nel proprio diritto alla quota di legittima, la legge gli riconosce la possibilità di agire per tutelare i propri interessi. Le principali azioni sono:

  • Azione di riduzione: consente all’erede leso di ottenere la riduzione delle disposizioni testamentarie o delle donazioni eccedenti la quota disponibile.
  • Azione di restituzione: qualora l’azione di riduzione abbia successo, i beni che sono stati attribuiti oltre la quota disponibile devono essere restituiti.
  • Azione di simulazione: se il defunto ha mascherato una donazione con un atto apparentemente diverso (ad esempio, una vendita fittizia), gli eredi legittimari possono agire per far emergere la reale natura dell’atto.

Conclusioni

Il sistema successorio italiano prevede una tutela importante per gli eredi legittimi, assicurando loro una quota minima di eredità anche contro la volontà del defunto. La corretta ricostruzione dell’asse ereditario e l’eventuale attivazione degli strumenti di tutela sono fondamentali per garantire il rispetto delle quote di legittima. In caso di dubbi o controversie, rivolgersi a un avvocato esperto in diritto successorio è essenziale per proteggere i propri diritti e agire nel rispetto delle norme vigenti.

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